“Io sono zero”… ecco altre due recensioni

Quando potrA? vedere la vera realtA�?

martina-redaelli

Islanda, 17/08/2016

Caro Luigi,

mentre navigo verso una��isola deserta nel nord della��Islanda, in un mare gelido che fa ondeggiare il traghetto a destra e a manca, penso al tuo libro, in particolare a Zero, alla privazione a cui A? stato costretto nei primi quattordici anni della sua vita, a  tutto quello che non aveva e che non ha mai visto realmente.

Guardo la bandiera blu con una croce rossa e bianca che sventola incessantemente e poi penso a tutto quello che sta succedendo in questo preciso istante, alle infinite azioni che stanno accadendo contemporaneamente in questa realtA�, io la percepisco complicata ma nessuno mi puA? assicurare che sia la vera realtA�, potrebbe ancha��essa essere virtuale ma solo piA? complessa di quella in cui ha vissuto Zero nei primi anni della sua vita.

Penso alla realtA� incompleta in cui Zero viveva, semplificata rispetto alla nostra.

Quando potrA? vedere la vera realtA�? Forse la morte sarA�, come per Zero la fuga, un accesso alla nuova vita.

Come Madar ha guidato Zero verso la salvezza, cosA� il richiamo spirituale che sento dentro di me mi guiderA� verso la veritA�.

Decisamente sono piA? fortunata di Zero, la mia vita A? felice e gioiosa e la sto vivendo con tanta curiositA� e la voglia di conoscere quello che mi circonda. Sento che questo per me non A? ancora il momento della fuga e spero che arriverA� solo quando avrA? giA� assaporato ogni momento di questa realtA� virtuale in cui ora sono immersa.

La nave ha finalmente raggiunto il porto, stiamo attraccando e sono pronta per una��altra avventura nella nostra realtA�; virtuale?

Un saluto

Martina Redaelli 2B

 

Il valore delle parole,

di un sentimento…

stella-caspani

Al Sig. Luigi Ballerini

Presso casa editrice Il Castoro

Bormio, 17 agosto 2016

 

Buongiorno Luigi,

mi chiamo Stella Caspani, ho terminato la prima media presso la scuola Aldo Moro di Besana in Brianza e, come avrA� notato dalla data, 17 agosto, sono nel pieno delle mie vacanze! CiA? nonostante tra un gioco e l’altro, le responsabilitA� scolastiche aleggiano ancora su di noi, poveri studenti, con i famigerati compiti estivi.

Quest’anno perA?, qualcosa A� cambiato e vorrei ringraziarLa per questo. Tra tutte le incombenze che mi sono ritrovata sul diario c’era la lettura di un libro: il Suo. Devo ammettere che mi sono avvicinata piano piano a quella copertina azzurro cielo e soprattutto a quel suo titolo: Io sono zero.

Lo zero per noi studenti non A� solo un numero ma qualcosa di innominabile. Rappresenta l’inclassificabile, il nulla, qualcosa che di solito si scrive con il rosso. Il suo zero perA? era azzurro, non mi spaventava e, sotto di lui, un bellissimo occhio dello stesso colore sembrava rivolto verso di me. Senza paura, ho sfogliato la prima pagina e sono entrata in quello sguardo. Il mondo che mi si A� subito aperto davanti, pur essendo irreale e frutto della Sua Fantasia, mi emozionava e inquietava allo stesso tempo.

L’inquietudine appunto; A� stata proprio lei penso, a creare questo senso dell’avventura che A� durato fino all’ultima pagina. Mi sono ritrovata in un solo istante a vivere e a lottare nel mondo di zero, un mondo virtuale e simulato, cosA� distante dal mio, eppure cosA� vicino ormai al nostro. Mi sono sentita cosA� avvolta da quel mondo che, a tratti, Le confesso, ho dovuto volgere lo sguardo alla mia adorata spiaggia, al verde del mio ombrellone e all’omino dei krapfen di passaggio, per riappropriarmi della mia vita reale e di tutto il suo calore. Calore che zero purtroppo non conosce e forse non conoscerA� mai.

Signor Ballerini Lei A? stato molto astuto! Attirare, incuriosire questa nostra generazione in fondo non A? poi cosA� facile ma Lei ha saputo farlo con un argomento per noi irresistibile, la tecnologia. E’ chiaro quanto Lei conosca le debolezze della nostra, diciamo cosi, generazione virtuale, cosA� veloce nel maneggiare tutto ciA? che A? digitale, come la tastiera con cui scrivo. In questo modo ha saputo parlarmi in un linguaggio semplice e conosciuto e gli avvenimenti cosA� irreali e fantasiosi sono apparsi veri e possibili.

Il Suo libro mi ha insegnato ad avere dei dubbi e mi sono fatta domande che non mi ero mai posta: i pericoli che si nascondono dietro uno schermo e la poca importanza che diamo alle parole che sostituiamo con dei “mi piace ” o dei “condividi”, cliccati e dimenticati dopo pochi secondi nei nostri preziosissimi gigabyte.

Lei mi ha insegnato il valore delle parole, di un abbraccio, di un sentimento che rimane. L’affetto e le emozioni sono le nostre fondamenta, non sono dimenticabili, cancellabili. Entrano come un bene prezioso nella nostra esistenza e nella nostra memoria, l’unico vero hard-disk della nostra vita.

Con riconoscenza

Stella Caspani 2F buy doxycycline online without prescription, lioresal online

 

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