Negli ultimi mesi di scuola, abbiamo iniziato a scrivere la nostra autobiografia, cioA? il racconto della nostra storia o di un evento che A? accaduto nella nostra vita.
Appena ci siamo affacciati a questo nuovo tema, ci siamo trasformati in famosi scrittori muniti di carta e penna, anzi di computer e tastiera. Ogni nostro pensiero diveniva una parola scritta bianco su nero e ogni nostra emozione veniva imprigionata in quel sottile foglio bianco. Mentre rileggevo ciA? che avevo scritto in precedenza, tutti i ricordi di quando ero piccola riaffioravano e, poi, mi pareva che uscissero da quello schermo in cui erano stati fissati dalle mie mani di piccola scrittrice.
Molti dei ricordi della mia infanzia erano come sbiaditi, ad esempio il mio primo giorno di scuola elementare. Altri, invece, li ricordo ancora come se fossero successi oggi: ad esempio, le avventure trascorse con Alessandra.
Questo lavoro mi A? piaciuto molto perchA� sono riuscita, con la mia fantasia, a tornare in quei bei periodi dove vivevo felice e spensierata senza il bisogno di dover badare a tutti i doveri che ho ora.
Mi sono accorta che, col passare degli anni, non ho solo cambiato il mio aspetto fisico, ma ho fatto anche nuove scoperte, conoscenze, esperienze e molto altro. Anche il mio carattere in parte si A? modificato, infatti non sono piA? ficcanaso come pochi anni fa e, ora, sono anche piA? responsabile e precisa. Ho capito, scrivendo quelle pagine, che la nostra vita A? piena di cambiamenti, di emozioni, di sorrisi, di amicizie, di ricordi e di nuove scoperte.
La vita A? un dono unico che ci viene regalato una e una sola volta e bisogna quindi vivere questo regalo al meglio.
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Admin Scuola
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