Il 20 gennaio 2017, io e la mia classe, la 1 F, abbiamo avuto la fortuna di vivere un incontro davvero particolare. Ci siamo recati nella��aula multimediale della scuola, dove abbiamo trovato una persona molto alta, magra, con i capelli lunghi, la bocca carnosa e le mani grosse e forti. Mi ha subito colpito il suo sorriso sincero, ma soprattutto vedevo qualcosa nel suo cuore, qualcosa di fortissimo.
Il suo nome A? Mohamed, viene dal Senegal ed A? in Italia da 16 anni. Lui ci ha parlato della cultura senegalese in un modo simpatico, facendoci usare dei dyembe, cioA? i tamburi tipici della sua cultura.
Ci ha fatto suonare tre ritmi, che si usano per tre funzioni della vita reale:
la lamba per le feste di matrimonio, la balanta per le feste di fidanzamento, la��assiko order periactin online cheap, order dapoxetine per quelle del Battesimo.
Mi A? piaciuto molto provare a suonare i tamburi, ma ho imparato anche una��altra cosa: la danza degli occhi. In Senegal, per comunicare, si accompagna il suono con dei movimenti strani degli occhi e si alzano le sopracciglia.
A? stato molto emozionante!
Mohamed non ci ha solo insegnato a suonare il dyembe ma ha anche condiviso con noi come si vive in Senegal, quello che ha nel cuore, i ricordi, tutti i momenti belli della sua giovinezza.
Questa esperienza mi ha insegnato tantissimo della��Africa, ma soprattuttomi ha insegnato a riconoscere quello che si puA? avere nel cuore: la generositA�, la��amore, la felicitA�, la rabbia, la povertA�.
Forse sembrerA� un poa�� strano arrivare a parlare dei sentimenti attraverso il suono di un tamburo, ma A? proprio quello che A? successo. Secondo me gli strumenti a percussione, di cui io sono appassionato, hanno una stretta relazione con il nostro cuore, che infatti batte, e che A? un poa�� la sede dei sentimenti della��uomo.
Mohamed Ba, con il suo dyembe, mi ha proprio parlato al cuore!
Francesco Villa
1 F
Admin Scuola
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