“Ero là, dietro una porta bianca con la maniglia nera e al di là di essa c’era un teatro buio. Avevo addosso un camice bianco con diversi simboli matematici. Di lì a poco sarei entrato in scena, su un palco vero, davanti a trecento persone. Entrai… non c’era altra scelta “
Penso che non ci sia modo migliore di parlare di questa esperienza che lasciare spazio a loro, ai bambini, i diretti protagonisti.
Solo loro, con la spontaneità e la freschezza che li caratterizza, sanno dirci cosa è stato e cosa ha significato per la loro vita.
Partiamo dall’inizio..
“Un giorno la maestra arriva…ma arriva con una notiziona: DOBBIAMO FARE UNO SPETTACOLO!!!
Allora…allora ci siamo messi al lavoro per una nuova, nuovissima avventura.”
E’ successo proprio così: tra i dubbi e le titubanze, qualcuno ha lanciato un’idea con una determinazione tale da farla diventare realtà. A questa prima idea sono seguiti poi i giorni della stesura del testo, la divisione delle parti e le fatidiche prove. Dopo anni di vita a scuola rinchiusi nella “bolla della classe” a causa del covid, ci sembrava quasi un miracolo poter stare tutti insieme e vedere bambini delle tre quarte che si alternavano e lavoravano insieme.
Infine il grande giorno:
“Io ero super agitata ma poi quando toccava a me ho tirato un gran sospiro e ho iniziato a parlare”
Ognuno si è sentito protagonista, ha dato il meglio di sé, si è preoccupato di sostenere i compagni, di collaborare per la buona riuscita di ogni singolo momento.
La scuola: occasione per stare insieme, occasione per imparare non solo contenuti, ma palestra per allenare abilità di vita importanti, occasione per dimostrare l’amore per la propria identità e per sperimentare una solidarietà reale e concreta.
“All’inizio io ero preoccupata, anche ieri quando lo dovevamo fare temevo di sbagliare, ma ora sono entusiasta perchè ho superato la mia paura più grande.”
Un grazie infinito dal profondo del cuore ai genitori che ancora una volta hanno creduto in una scuola così e ci hanno dato una mano fondamentale nelle scenografie e nell’aspetto logistico.
Le insegnanti e gli alunni delle classi quarte della scuola primaria “Renzo Pezzani”
Webmaster
Personale tecnico0