CONSIGLIO DI LETTURA

 

Durante le ore di Cittadinanza e costituzione abbiamo letto il testo “Ero cattivo” di Antonio Ferrara.

Vi invitiamo alla lettura del libro, proponendovi questa riflessione di Aurora, nella quale, su sollecitazione di alcune domande preparate dalla prof. Locati, la studentessa esprime le sue considerazioni sul testo.

 

Angelo, il protagonista, non ha sempre avuto un buon rapporto con le regole; come è cambiato il suo comportamento nei confronti della realtà dopo aver vissuto con Padre Costantino?

 

Angelo, grazie a Padre Costantino, ha capito che tutti possono cambiare, perché anche nei peggiori criminali vive un briciolo di umanità. Angelo ha capito che la realtà va sempre affrontata nonostante la propria ferita: bisogna sempre affrontare anche i peggiori ostacoli, perché anche se si dovesse cadere, ci si potrà rialzare più forti di prima e continuare a correre. A lui infatti è successo proprio così: prima di capire che i suoi genitori non lo volessero, non era un ragazzo completo. Io penso che lui già sapesse di essere poco amato, ma forse ne voleva la prova, forse voleva vedere coi propri occhi che i suoi genitori non lo volevano. Angelo ha fatto qualcosa che non sempre si ha il coraggio di fare: ha guardato in faccia la realtà perché ha capito che quello era il momento giusto per guardare avanti e per vedere la realtà così com’è. Bisogna avere coraggio per reagire ad una difficoltà come ha fatto Angelo, ma, grazie a questo, proprio Angelo è diventato un ragazzo migliore: è divenuto consapevole della sua vita e la vive appieno ogni giorno che passa.

 

 

Rileggi la poesia iniziale di Danilo Dolci e commentala alla luce della vicenda personale di Angelo

Ciascuno cresce solo se sognato

C’è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c’è chi si sente soddisfatto
così guidato.

C’è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c’è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.

C’è pure chi educa, senza nascondere
l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d’essere franco all’altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.

 

La figura di Padre Costantino è, secondo me, richiamata all’inizio di ogni strofa: Padre Costantino è colui che insegna, che loda e che educa. Prima di tutto Padre Costantino insegna, guidando i ragazzi pian piano, un giorno dopo l’altro e senza fretta, perché a loro tiene davvero. I ragazzi non se ne rendono subito conto ma, come Angelo, alla fine del loro percorso sono soddisfatti, perché sanno di essere cresciuti. Padre Costantino cerca poi di insegnare partendo dall’apprezzamento di ciò che c’è di buono, delle qualità dei suoi ragazzi, facendo capire loro di essere veramente importanti e unici.  Padre Costantino valorizza il talento, qualunque esso sia, di ogni suo ragazzo, anche quello di Angelo, valorizzando persino la sua capacità di fare dei forti rutti. Infine, Padre Costantino educa i ragazzi rendendoli però consci delle loro difficoltà. Padre Costantino infine nei suoi disegni rappresenta i suoi ragazzi nel futuro, una volta che saranno amati e pensati dagli altri: ognuno cresce solo se pensato.

 

 

E’ sempre possibile muovere la propria libertà verso il bene;  come ci è riuscito Angelo sino al punto di poter dire “Ero cattivo”?

 

Secondo me sì, perché come ce l’ha fatta Angelo ce la possiamo fare tutti: chi in più tempo e chi in meno, chi con più persone e chi con meno, ma tutti prima o poi riusciremo ad affrontare delle difficoltà. Angelo ci è riuscito solo grazie a Padre Costantino: senza la sua guida non ce l’avrebbe mai fatta. Angelo è stato capace di costruirsi una nuova vita a partire da zero, consapevole del fatto che ciò che era successo prima che lui giungesse in quella casa era storia, era solo il passato. Grazie a Padre Costantino, Margherita, ai suoi compagni e a Selvaggio, Angelo si è reso conto che si può sempre tornare sulla buona strada, basta volerlo davvero. Secondo me per Angelo è stato fondamentale stare lontano dalla sua città: gli è stato utile non essere condizionato dalle persone che gli stavano intorno per avere il coraggio di essere la persona che era davvero, senza aver paura di sembrare “sbagliato”  agli occhi degli altri. Nel periodo in cui Angelo è vissuto nella casa di Padre Costantino ha fatto, a piccoli passi, un lungo percorso che lo ha aiutato a crescere e soprattutto a cambiare, in modo da riuscire finalmente a dire “Ero cattivo”.

 

 

Esprimi le tue considerazioni sul libro e in particolare sulla conclusione

 

Il libro mi è piaciuto molto. L’ho trovato molto reale e diretto. Il protagonista, Angelo, è un personaggio insolito e particolare rispetto ai soliti protagonisti degli altri romanzi che sono abituata a leggere. Appena si inizia a leggere il libro ci si immedesima nel personaggio, di cui subito si iniziano a comprendere emozioni, sentimenti e idee. Man mano che si legge il libro, pagina per pagina, si conosce sempre un aspetto nuovo del personaggio, che diventa sempre più particolare. Per quanto riguarda il finale sono rimasta piuttosto sorpresa. Mi aspettavo che Angelo rincontrasse i propri genitori e che con loro imparasse a vivere meglio, come non aveva mai fatto nella sua infanzia. Invece il finale, anche se duro, è più plausibile. Il libro è stato tutto scritto in maniera diretta e dura, quindi questo finale, in cui Angelo riesce a diventare felice nonostante fosse a conoscenza del fatto che i genitori non lo volessero vedere, è un finale inaspettato ma coerente e plausibile.

 

Aurora Vener 2^ F

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