AL DI LA’ DELLE BARRIERE
Quando la diversitA�… fa la differenza
Ciao a tutti, siamo quelli de La��ultima ora e, oggi, vi vogliamo proporre questo articolo sulla��esperienza vissuta dalle seconde per il progetto a�?Al di lA� delle barrierea�?, un progetto che ci ha aiutato ad apprezzare le a�?differenzea�? e che ci ha permesso di superare le a�?barrierea�? celebrex tablets buy, Zoloft withoutprescription che ci separano da chi sentiamo a�?diversoa�? da noi.
Quel giorno, mercoledA� 14 ottobre, le classi seconde della nostra scuola sono andate alla Polisportiva di Besana, dove hanno partecipato a questo progetto nel quale erano previste delle attivitA� da condividereA�con persone diversamente abili.
I ragazzi hanno raggiunto la polisportiva con il pullman, sono entrati nel Palazzetto e hanno preso posto sugli spalti a lato del grande campo da basket; pian piano hanno fatto il loro ingresso tutti i ragazzi disabili, si sono seduti sulle panche intorno al campo e, una volta arrivati tutti, A? entrato un ragazzo, il presentatore, che ha spiegato come si sarebbe svolta la mattinata.
Una volta finita la presentazione, dagli spalti sono scesi due ragazzi per ogni classe presente alla��incontro, con in mano o una bandiera delle Olimpiadi, o la bandiera italiana oppure un cartello con scritti la classe e il nome della��Istituto di provenienza. Una volta scesi i rappresentanti per tutte le classi, sono stati presentati due atleti: un campione italiano di ciclismo, Giacomo Nizzolo, e il campione olimpionico di sbarra, Igor Cassina, i quali hanno parlato un poa�� di sA� stessi e della propria carriera sportiva.
A questo punto, tutte le classi sono scese nei campi a loro assegnati, dove si sono svolte tre attivitA�: forza quattro, pallavolo da seduti sul campo da tennis e un gioco particolare in cui tre ragazzi di seconda dovevano aiutare un ragazzo disabile a fare un percorsoA�articolato in cinque esercizi; lo scopo era preparare un panino, sfortunatamente fatto di spugna e cartone.
Il primo gioco era forza quattro: le classi dovevano dividersi in maschi e femmine e dovevano andare al tabellone da gioco e infilare, uno per volta, un gettone di legno; in ogni squadra ca��erano tre ragazzi disabili che dovevano essere accompagnati dai ragazzi di seconda, i quali indicavano loro dove inserire il gettone.
Il secondo gioco era pallavolo da seduti, in cui maschi e femmine della stessa classe dovevano dividersi in quattro gruppi; la��unica regola era che non ci si poteva alzare e che ci si poteva spostare solo con le mani e non con i piedi.
Nel terzo e ultimo gioco le varie classi dovevano dividersi in tanti piccoli gruppi costituiti da tre alunni piA? un disabile il quale, accompagnato dai ragazzi di seconda, attraverso cinque esercizi, doveva comporre un sandwich; ogni esercizio faceva guadagnare un ingrediente. Nel primo bisognava fare uno slalom fra dei coni e, alla fine, si poteva prendere la prima fetta di pane; nel secondo si doveva passare sotto a un telo per conquistare il formaggio; nel terzo ci si passava una palla medica e si poteva cosA� prendere il prosciutto; nel quarto esercizio bisognava saltare a piedi uniti dentro alcuni cerchi perA�conquistare la��insalata; infine, nel quinto esercizio, lo scopo era prendere una pallina fatta a forma di fragola e farla entrare in una fessura ricavata da un pannello di polistirolo; al termine della dinamica, si poteva prendere la��ultima fetta di pane e chiudere cosA� il panino.
Alla fine di tutti questi esercizi le classi si sono recate alla��esterno delA�Centro sportivoA�dove hanno fatto merenda, poi sono tornate dentro e si sono trattenute fino alla��ora di pranzo; alla fine sono tornate a scuola.
Questa esperienza A? stata vissuta come una��uscita divertente, ma anche molto importante per le seconde che hanno potuto capire che queste persone sanno essere piA? abili di noi in tante cose; soprattutto abbiamo imparato che non dobbiamo giudicarle. Abbiamo anche toccato con mano che, insieme, si possono fare grandi cose.
A�
Andrea Ortolani
2B
A�
Un pensiero, una riflessionea��
Dopo la��uscita a�?Al di lA� delle barrierea�? i ragazzi di 2B in classe hanno fatto delle riflessioni. Ecco un riassunto contenente le idee dei vari alunni.
Eravamo in imbarazzo, ma questi ragazzi ci hanno fatto passare il disagio.
Certi la��hanno presa come una perdita di tempo, ma altri la��hanno presa come una giornata dalla quale ricavare delle riflessioni e imparare qualcosa.
Bisognava cercare di oltrepassare queste barriere immaginarie e cercare di capire i disagi che provano questi ragazzi tutti i giorni.
Tutti noi siamo disabili in qualcosa, la disabilitA� non A? un mondo a parte quindi: a�?Apri gli occhi e fai la differenzaa�?
Admin Scuola
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