Siamo noi a scrivere chi siamo

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Ea�� facile vivere nel proprio piccolo. Ea�� facile far finta che i problemi del mondo non riguardino noi. Ea�� facile dire che ci devono pensare gli altri. Ea�� facile vivere la propria vita preoccupandosi solo di se stessi.

Ea�� difficile invece pensare agli altri. Ea�� difficile aiutare altre persone fuori dal nostro piccolo mondo. Ea�� difficile espandere i propri orizzonti per raggiungere anche le parti piA? disastrate del globo.

Pensare che i problemi non ci siano piA?, che ognuno viva la propria vita felicemente A? un errore. Le guerre, la povertA�, la fame sono ancora tra noi, anche se non ce ne rendiamo conto, o non vogliamo rendercene conto.

Come in passato, nella mente degli uomini, aleggiano pensieri razzisti. Pensieri nati molti anni fa e accentuati da fenomeni storici che hanno molto spesso segnato, in peggio, la storia della��uomo.

Una delle pagine piA? crudeli e spietate della storia A? di sicuro la deportazioneA�con lo sterminio degli ebrei da parte della Germania nazista. Ogni anno ricordiamo questo evento nella Giornata della Memoria che cade il 27 gennaio. Ea�� importante e fondamentale ricordare il male che ha portato quella ideologia perchA�, malgrado tutto, ancora nel mondo idee come quelle di Hitler ci sono ancora. Mantenere vivo il ricordo del male serve da monito affinchA� quella storia non si ripeta e quelle idee non possano avere il sopravvento sui valori di democrazia e uguaglianza.

Per ricordare la��Olocausto, questa��anno, la nostra scuola ha scelto di proiettare a�?Freedom Writersa�?, un film che parla della storia di una classe di ragazzi ineducabili che, grazie ad una intraprendente professoressa, riuscirA� a risolvere i propri problemi e a migliorare la vita di molti studenti.

I ragazzi di quella classe erano giovani americani poveri, disadattati e violenti. Il difficile compito della nuova professoressa di educare i ragazzi va a buon fine grazie alla capacitA� della��insegnante di sensibilizzare i ragazzi sul tema della��Olocausto. Questo A? la��argomento con cui la prof unisce le loro vite alla sua.

Il film tratta molti temi legati sia alla��Olocausto che agli scontri tra gangs, ma il significato che mi ha colpito di piA? A? legato ad un altro aspetto del film.

La��insegnante consegna a ciascuno dei ragazzi un diario con la��incarico di scriverci tutto ciA? che avrebbero voluto. Ogni ragazzo, quindi, ha scritto la propria storia, seppur turbolenta e malinconica; ogni ragazzo ha scritto su quelle pagine bianche la propria vita.

Ea�� da qui che per me si puA? trarre la��insegnamento piA? importante. Ognuno di noi ha una storia da raccontare. Ognuno di noi A? un piccolo pezzo di questo mondo, un piccolo pezzo che, tra gli altri, spiccherA� per le proprie azioni e per le proprie volontA�. Molto spesso la vita di una persona A? fatta di alti e bassi e molto spesso la vita dA� meno di quanto serve. Ma siamo noi a scrivere chi siamo. Non importa quanto le condizioni siano difficili o quanto le difficoltA� possano essere grandi, siamo noi gli scrittori della nostra vita e noi i realizzatori del nostro futuro.

Siamo noi ad avere in mano le redini della nostra vita e tocca a noi utilizzarle nel migliore dei modi.

 

Leonardo Vener

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