Il sogno di Samia, il mio sogno

Libertà.

Questa è la parola chiave per Samia, una ragazzina somala che possiede un sogno, forse troppo grande per lei. Vuole vincere le Olimpiadi.

Infatti, lei è nata con la corsa nelle vene e farà di tutto per realizzare questo sogno.

Credo che tutti vorremmo essere come Samia, forti e fragili nello stesso momento, intraprendenti e coraggiosi, pur mantenendo un po’ di timidezza. Avere il suo carattere, il suo bel modo di affrontare le avversità, quasi inconsapevole di ciè che il destino le potrebbe riservare.

Samia è stata colei che mi ha aperto gli occhi, e non solo, anche il cuore. L’unica che ha compreso veramente il significato di “sogno”.

Il sogno, per me e Samia, è una cosa quasi irraggiungibile, ma se ci credi con tutto te stesso, la distanza che ti separa da esso pian piano scompare fino ad azzerarsi completamente. Eà� la cosa per cui ogni mattina ti svegli, la cosa per cui lotti, la vera ragione della tua vita.

“NON DIRMI CHE HAI PAURA” più che un libro è la realtà stampata su delle pagine bianche. La storia di una giovane donna che segue le sue aspirazioni, che vive al massimo la sua vita anche se può sembrare tanto povera e misera.

Samia è un’eroina, non solo per le donne musulmane, ma anche per noi che leggiamo e ci immaginiamo una realtà completamente estranea alla nostra dove sopravvivere, tra guerre e carestie, è una grande sfida.

La trama

 

Samia è una ragazza di Mogadiscio

La sua passione è la corsa, in cui ha un grande talento. Per questo, partecipando prima a piccole gare di paese e tracciando sempre il traguardo in prima posizione, riuscirà ad arrivare alle Olimpiadi di Pechino del 2008, dove, perè, ottiene solo il punteggio piè basso.

Mentre Samia pensa che il suo sogno ormai è irraggiungibile, senza accorgersene diventa simbolo per tutte le donne musulmane.

Il suo amico di sempre è Alà, con cui condivide tutto e diventerà presto il suo allenatore personale.

Samia ora sogna di prendersi una rivincita e vuole vincere le Olimpiadi di Londra del 2012, ma diventa arduo allenarsi nel suo paese a causa delle difficili regole imposte dagli integralisti.

Così, per riprendersi la sua libertà, Samia dovrà compiere un viaggio di ottomila chilometri, attraversando l’intero Sahara e la Libia per poi riuscire a sbarcare in Italia. Qui, perè, appena prima di arrivare sulle coste italiane, la sua vita incontra la fine, cosà come il suo grande sogno di vittoria.

Alessandra Valtorta

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