LA PIANTINA

Il 24 giugno, io e il mio amico Luca dovevamo partire per una vacanza in Puglia.

Il mio amico non aveva la patente e, quindi, toccò a me guidare per tutto il viaggio. Nessuno di noi sapeva la strada e per questo dissi: – Lù, piglia a piantina. –

Lui non capì a cosa sarebbe potuta servire una pianta nel caso ci fossimo persi, ma chiese comunque dove fosse ed io risposi che si trovava vicino alla finestra; così lui la prese e la mise nella valigia.

Finalmente alle 11.00 riuscimmo a partire e quando chiesi a Luca   – “Ndo hai mess a piantin?”- lui rispose: – Nel portabagagli, perché sul sedile i fiori si sarebbero rovinati.-

Io non capii di cosa stesse parlando, ma mi fermai ugualmente alla prima stazione di servizio disponibile, così da aprire il baule.

Quando vidi la piantina, capii l’equivoco; la presi e gliela lanciai contro.

– “Intendevo a mappa, scemu! A cart geograffica!” – esclamai.

– “Bro, dovevi esprimerti meglio. Stai calmo!” – disse con aria superiore.

Così, senza mappa, girammo a vuoto e arrivammo in Puglia con due giorni di ritardo.

 

Margherita Sironi, 2^ F

 

 

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