LA TESTIMONIANZA DI UN MEDICO SULL’EMERGENZA COVID 19

Il CCRR ha organizzato il 7 maggio 2021 un incontro on-line con il dottor Andrea Colzani, un medico pneumologo che lavora nel reparto Covid dell’ospedale di Como. Questo evento è stato pensato dal Sindaco del CCRR e dal consigliere Anna Cesana, con l’obiettivo di avere informazioni scientifiche precise e di rassicuraci sulla malattia che stiamo vivendo da più di un anno e che ha stravolto il nostro modo di vivere con gli altri.

“Siamo psicologicamente molto stanchi”, così ha esordito il dottor Colzani. Il Covid 19 è una malattia che si può definire molto “pesante”, perché non riusciamo ad uscire da questa pandemia; il motivo è che non tutti rispettiamo le regole come mantenere la distanza, usare la mascherina … se vogliamo uscirne dobbiamo iniziare a cambiare. L’uso della mascherina è obbligatorio per tutti, per la salute degli altri e per la nostra; per questo, tutti la dobbiamo indossare anche se è molto faticoso.

Un compagno ha chiesto al dottore se, secondo lui, questo virus potesse essere sfuggito da qualche laboratorio, ma sull’origine del Covid si sta ancora studiando e non ci sono delle risposte certe. Questo importa poco in questo momento … Il virus circola dove vuole. Per questo, esistono molte varianti di virus, alcune lievi, mentre altre più contagiose o che possono arrivare a far morire. Il virus si evolve in poco tempo.

Un altro compagno ha chiesto se anche noi ragazzi saremo vaccinati; questo si sta ancora valutando, però è probabile che si inizierà a immunizzare anche i più giovani. Speriamo che intanto la sperimentazione dei vaccini dia buoni risultati, in modo che siano sempre più sicuri ed efficaci.

La pandemia di COVID-19 sta colpendo tutto il mondo e ci ha colpito molto sentire il dottore raccontare che in questo momento c’è una ragazza di diciannove anni in terapia intensiva per il Covid. Eravamo abituati a sentire di casi gravi negli anziani e non ci aspettavamo che potesse essere così serio anche per i giovani; questo ci ha suscitato un po’ di paura.

L’incontro è stato molto chiaro e interessante. Ci ha fatto capire l’importanza della mascherina, della distanza e della frequente igiene delle mani. Anche se non possiamo più abbracciarci come una volta, dobbiamo continuare a rispettare queste semplici indicazioni.

Ora abbiamo capito che è molto difficile affrontare la pandemia, soprattutto per i medici e i sanitari che continuano a lavorare tutto il giorno per curare i malati. Perciò, ancora di più, dobbiamo essere infinitamente grati ai ricercatori e ai medici che dedicano la loro vita a studiare come combattere questo nemico invisibile.

Davide Buffetti 1^E

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