INCONTRARE PER CONOSCERE
Martedì 30 aprile le classi terze e seconde della scuola media “Aldo Moro”di Besana in Brianza hanno incontrato lo scrittore e illustratore per ragazzi Antonio Ferrara.
L’attività si è tenuta presso il teatro “Edelweiss” della città e uno degli scopi era quello di sensibilizzare ancora una volta i ragazzi sul tema della legalità. Nel percorso di narrativa dell’anno scolastico corrente, gli insegnanti hanno scelto, come letture da proporre in classe per i propri alunni, tre libri di Ferrara intitolati rispettivamente “Ero cattivo”, “Pusher” e “Casa Lampedusa”, ritenendoli adatti alla loro età e ricchi di significato.
I ragazzi li hanno quindi letti in classe, guidati dal docente, e nella maggior parte dei casi se ne sono affezionati. Antonio Ferrara ha infatti dimostrato sin dal primo momento l’ammirevole capacità di saper interagire con ragazzi così giovani, intrattenendoli anche per molto tempo. Ciò è dimostrato anche in tutti i suoi libri dove, con una grande empatia, riesce a immedesimarsi nei personaggi da lui inventati. Dopo qualche simpatica battuta per rompere il ghiaccio e per mettere a proprio agio gli alunni, Ferrara ha brevemente presentato i suoi tre libri.
“Ero cattivo”, premio Andersen 2012, è nato dai suoi trascorsi di educatore in una comunità alloggio per minori problematici, dove ha imparato a condividere i sogni dei ragazzi, non prendendosi mai troppo sul serio. Il libro ci insegna che gli adolescenti sono sempre in trasformazione e, anche se a volte possono essere immaturi o irresponsabili, ci vuole un adulto che li capisca e li accompagni, non tanto per i problemi che magari portano nel presente, ma per le potenzialità che hanno.
“Casa Lampedusa” è un libro dal contenuto attuale di formazione e amicizia, che narra la storia di Salvatore, un ragazzino dell’isola siciliana, che si trova a dover condividere la casa con Khalid, immigrato giunto dal mare.
“Pusher”, che in inglese significa “spacciatore”, vince il premio Bancarellino. Tonino, protagonista tredicenne, pare avere il destino prestabilito. Essendo, infatti, figlio e nipote di un boss della camorra, inizia la sua carriera di ascesa per divenire il futuro capoclan, spacciando dosi di cocaina in piazza. L’autore scrive questa storia, seppur inventata, ispirandosi a fatti di cronaca realmente accaduti.
Nonostante i libri elencati siano tra loro molto diversi, sono accomunati dalla consueta maestria di Ferrara nel dare voce e cuore ai ragazzi e ai loro sentimenti turbolenti. Lo scrittore ha poi lasciato spazio alle domande e ai dubbi di alunne e alunni, ai quali ha risposto con disponibilità e anche con un po’ di umorismo. L’incontro si è, infine. concluso con un accenno al suo nuovo libro “Sulla soglia del bosco”, che l’autore ha momentaneamente sconsigliato di leggere agli alunni, perché pensato per ragazzi di almeno 15 anni. Ferrara ha introdotto questo libro svelando ai ragazzi la trama. Si tratta della storia di un ragazzo un po’ viziato che scappa diverse volte dalla comoda casa dei suoi genitori, per addentrarsi nel pericoloso bosco che con la casa confina. Nel bosco incontrerà un uomo cieco e un uomo senza braccia, che coraggiosamente piantano alberi accanto a un inquinante cementificio, del quale i proprietari sono proprio i genitori del protagonista. Per incuriosire maggiormente gli alunni, l’autore ha mostrato loro un video YouTube rappresentante i due uomini, uno cieco l’altro senza braccia, che nella realtà sono riusciti a piantare circa 10000 alberi in 10 anni, ricostruendo così fauna e flora dell’ambiente precedentemente distrutto dall’inquinamento.
L’incontro con lo scrittore è stato un momento di arricchimento culturale e di confronto per i ragazzi, che sono stati stimolati a riflettere e a discutere sui temi di legalità e non, proposti da Ferrara.
Cecilia Doninotti, per la classe 3^D
Admin Scuola
0