Questa��anno per noi ragazzi di prima A? iniziata una nuova avventura alla scuola media e – come in ogni nuova esperienza che si rispetti – ci sono state persone che ci hanno accolti e fatti sentire a nostro agio. Sto parlando dei professori della scuola secondaria.
Durante i primi giorni di lezione, quando piA? di tutti gli altri ci sentivamo spaesati e insicuri, i nostri nuovi insegnanti ci hanno fatto svolgere delle piacevoli attivitA� in classe, per darci il benvenuto in questa nuova scuola e per aiutarci a socializzare con il gruppo classe, per molti di noi quasi del tutto sconosciuto.
Il primo giorno abbiamo svolto il gioco del gomitolo di lana che – come ci hanno riferito – in questa scuola si fa da un poa�� di anni, per aiutarci a conoscerci meglio tra di noi. Il gioco consiste nel presentarsi e ricordare tutti i nomi degli altri che si sono precedentemente presentati. Dopo aver detto il proprio nome, bisogna tenere stretta una��estremitA� del gomitolo e lanciarlo a qualcun altro che deve fare lo stesso procedimento.
Di filo in filo, alla fine del gioco, si forma una rete e, a ogni cordicella del nostro gomitolo, corrisponde un alunno. Il bello A? che ogni filo si intreccia con la��altro, in modo da formare un tutta��uno, il nostro gruppo classe, o almeno cosA� la��ho immaginato io.
Qualche giorno dopo abbiamo riflettuto e condiviso le nostre aspettative per la scuola media e quali regole seguire per vivere bene in classe.
Dopo aver unito le idee di 21 ragazzi, la nuova 1F ha realizzato due bei cartelloni che ha appeso alla parete della��aula, in modo da renderla piA? colorata e piA? allegra, anche durante i giorni bui in cui ci saranno le temutissime verifiche e le interrogazioni.
a�?Come facciamo ad assicurarci che gli alunni della 1F rispettino le regole che si sono autoassegnati?“, si sono chiesti i professori. CosA� ci hanno fatto firmare un a�?contrattoa�? in cui ci impegniamo formalmente a seguire le regole che ci siamo imposti.
dapoxetine no rx, generic dapoxetine Queste attivitA� di accoglienza ci hanno stimolato e spinto a iniziare al meglio questo nuovo cammino.
Ora ci siamo anche noi!
Ovviamente in questo cammino, lungo ben tre anni, ci saranno molti ostacoli e non sempre vedremo la luce. Ma, secondo me, ciA? che renderA� positivi gli ostacoli che incontreremo sarA� proprio questo: imparare a superarli per vedere di nuovo la luce che sembrava apparentemente scomparsa perchA�, dopo la notte, torna sempre il giorno.
Se non fosse cosA�, come faremmo a diventare grandi?
Aurora Vener
1F
Admin Scuola
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