SENZA AMBIZIONI NON SI VA DA NESSUNA PARTE!

Lunedì 17 dicembre la classe 3^ D della Scuola Media Aldo Moro di Besana in Brianza, nell’ambito delle attività di Orientamento, ha avuto l’opportunità di incontrare l’imprenditore Giuseppe Crippa. L’attività è stata organizzata dal professore di italiano, Sergio Cazzaniga, che ha preparato i suoi alunni all’ incontro leggendo loro alcuni passi importanti del libro scritto proprio dal signor Crippa. Il libro è intitolato “Partita doppia” e Crippa avrebbe parlato ai ragazzi del suo contenuto e del suo significato, ma soprattutto del suo personale percorso di orientamento. Gli alunni di terza, infatti, proprio in questo periodo hanno scelto la scuola superiore che frequenteranno il prossimo anno. Giuseppe Crippa è un ragioniere, diventato imprenditore, di ormai 84 anni. Dopo le elementari decide di intraprendere un percorso scolastico di tre anni, una scuola commerciale a indirizzo perito tessitore. A 15 anni inizia a lavorare alla manifattura Corti, diventando impiegato, dove sarebbe rimasto fino a 23 anni. Egli ha, però, sogni oltre l’impiego, vuole fare qualcosa di più, ha l’ambizione di “darsi” una cultura. Decide quindi, di frequentare, le scuole serali di ragioneria base. Insomma, decide di fare un bel sacrificio: il giorno lavora mentre la sera, con la sua bici, nonostante pioggia, neve o nebbia, raggiunge la scuola. Una cosa inimmaginabile per la nuova generazione. Durante i suoi anni alla manifattura conosce Eugenio Corti, figlio del responsabile dell’azienda e noto scrittore brianzolo, con il quale instaurerà un rapporto quasi amichevole. All’epoca il padre aveva già scelto per lui un lavoro di imprenditore, perché riteneva che non potesse vivere solo scrivendo. Egli, però, non è portato per gli affari e con impegno riesce a realizzare il suo sogno. Giuseppe Crippa si distingue anche durante il servizio militare, dove conosce la moglie Elide e, dopo essere tornato a Besana, in lui cambia qualcosa; è come se una lampadina si fosse accesa nella sua testa. Fa dunque una scelta molto coraggiosa: lascia un impiego sicuro, quello di responsabile del settore economico della ditta Corti, per mettersi in proprio. Ancora una volta è insoddisfatto di quello che sta facendo, vuole fare qualcosa in più, è stanco di lavorare sotto padrone. Per mettersi in proprio però, oltre al coraggio servono anche i soldi, 6 milioni di lire che sono l’equivalente di circa 400 mila euro attuali. Questo denaro lo ottiene chiedendo un prestito a Enrico Corti, uno dei responsabili della Manifattura in cui lavorava. Egli, riponendo molta fiducia nel signor Crippa, non solo gli dà il prestito, ma gli fa anche scegliere gli interessi e il limite di tempo entro il quale restituirli. Con 6 milioni in tasca e tanta fatica, il progetto di Giuseppe Crippa si realizza e oggi si chiama “Brianza Plastica”. È ormai una delle aziende più importanti del territorio, basata prima sulla fabbricazione di particolari coperture per tetti e dopo su prodotti per l’isolamento termico di camper, che commercia con tutto il mondo. L’imprenditore Crippa ha fatto capire ai ragazzi che, così come loro si stanno orientando per la scelta della scuola, così anche le aziende sono in continuo ri-orientamento in base a quello che richiede il mercato. Dice infatti: “L’azienda sopravvive solo se il mercato assorbe, non bisogna avere paura di investire.” Il ragioniere ha concluso il suo discorso rispondendo alle domande a lui poste dai ragazzi e regalando ad ognuno di loro una copia del suo libro. L’incontro è stato molto significativo per gli alunni.È utilissimo ascoltare la testimonianza di una persona con un percorso orientativo così particolare, complesso e affascinante. Il messaggio che è stato trasmesso ai ragazzi è il seguente: nella vita non si ha niente senza la fatica. Bisogna essere nell’ottica che si può vivere solo se stimolati da ambizioni, passioni e se disponibili ad affrontare sacrifici. E la cultura è alla base di tutto ciò.

Gli alunni della 3^D

Skip to content