Stop al bullismo!

MercoledA� 7 febbraio, le classi seconde hanno partecipato a un incontro sul bullismo tenuto dal maresciallo e da un appuntato dei carabinieri di Besana in Brianza.

Il bullismo A? definito come una particolare manifestazione di aggressivitA� violenta e intenzionale che puA? essere sia fisica che psicologica. Solitamente avviene dalle elementari fino ai primi anni di scuola superiore. Al suo interno ci sono tre figure principali.

  • il bullo/a che A? il prepotente.
  • la vittima che subisce le prepotenze del bullo.
  • gli spettatori o gregari, ovvero coloro che mostrano un atteggiamento di indifferenza o addirittura di incoraggiamento nei confronti del bullo.

Esiste anche una forma di bullismo a�?virtualea�?: il cyberbullismo, purtroppo ormai molto diffuso. Esso si manifesta tramite i social piA? utilizzati come Instagram, WhatsApp e Facebook. In questo caso il bullo si nasconde dietro l’anonimato e non ha un rapporto diretto con la vittima. Questi elementi fanno sentire il bullo piA? forte, il quale di solito scrive critiche e commenti pesanti o pubblica foto e video che provocano forte disagio nella vittima.

Il bullismo provoca conseguenze penali per il bullo, stabilite dal codice penale, che cambiano a seconda della��atto commesso e delle conseguenze psicologiche per la vittima.

In ogni caso la vittima deve sempre parlare con i propri genitori e i propri insegnanti, confidarsi con gli amici e rivolgersi alle apposite strutture come i Carabinieri o la Polizia. Questo A? molto importante per evitare di tenersi tutto dentro e per cercare una soluzione.

Ognuno dovrebbe opporsi al bullismo, evitando di svolgere azioni scorrette e facendo sA� che nessuno si comporti da bullo. Prima di tutto, perA?, dovremmo denunciare anche i piccoli comportamenti ingiusti, prevenendo cosA� il bullismo.

Cecilia Doninotti

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