UN INCONTRO SPECIALE

Il giorno 16 aprile con la prof. Locati, noi alunni della prima F abbiamo incontrato una ragazza speciale.

Gessica ha i capelli lunghi e rossi, gli occhi marroni; è bassa e magra ed ha vent’anni. Ha un fratello con autismo.

Lei ci ha presentato il suo libro dal titolo “ AUTISM IN THE WONDERLAND”.

La storia narra di una bizzarra creatura che rappresenta i ragazzi autistici. Il piccolo alieno atterra sul pianeta Terra, dove incontra un gruppetto di ragazzini. Uno di loro gli si avvicina e inizia a parlargli; il ragazzino, Ron, lo porta in giro per la città e gli mostra la vita sulla Terra. Egli nota che l’alieno, a volte, si comporta in modo strano e lui si spaventa.

La storia continua raccontando che il ragazzino inizia a comprendere il nuovo arrivato, fino a diventare suo ottimo amico, ma, purtroppo, l’alieno desidera ritornare nel suo pianeta che cerca di descrivere a Ron.

Questo libro mi ha molto interessato; mi ha aiutata a capire cosa provano i bambini autistici e a non avere paura di loro, perché possono essere ottimi amici.

Gessica ci ha raccontato che per costruire mentalmente la storia ci ha messo otto anni e per scriverla sei mesi.

Questo mi ha fatto capire quanto Gessica tenga a questo libro, realizzato con la tecnica pop-up. Dal punto di vista estetico è molto curato: è tutto disegnato e colorato da lei.

L’autrice ha proseguito raccontandoci che anche se suo fratello è autistico, lei ha vissuto e vive ancora adesso una vita felice con lui. Ci ha raccontato che molti quadri che vediamo nella nostra scuola sono fatti da lui, Daniele. Ho capito che anche se una persona è autistica può realizzare tutti i suoi sogni.

Gessica, alla fine dell’incontro, ci ha detto che lei è affetta dalla sindrome di Asperger e questa notizia mi ha sorpreso, perché non me lo aspettavo affatto.

Alla fine siamo ritornati in aula dove abbiamo ripreso ciò che ci è stato spiegato da Gessica.

Consiglierei il suo libro a tutti perché insegna molte cose.

 

Francesca Borsetti, 1^F

 

Martedì 16 Aprile è stato un giorno speciale: nella nostra scuola è venuta Gessica Perego a spiegarci l’autismo attraverso un libro. La nostra classe, insieme ad altre due prime, si è recata nell’aula di scienze dove abbiamo trovato Gessica, che, dopo averci fatto accomodare, ha iniziato a presentare il suo libro, intitolato “Autism in wonderland”. Questo libro è bellissimo e la storia è molto significativa; la copertina e le pagine sono colorate molto accuratamente.

La storia narra di un ragazzino che incontra un alieno e i due diventano amici. Il bambino fa conoscere all’extraterrestre gli oggetti che lo circondano, ma l’alieno si arrabbia, sentendosi diverso. Allora il ragazzino lo tranquillizza e gli fa conoscere altre cose come il semaforo e i diversi colori dei fiori.

Gessica ha scritto questa storia ispirandosi a suo fratello che è proprio come l’alieno della storia.

Per capire meglio e approfondire questo argomento, quando sono andato a casa, ho cercato informazioni su Internet. Solo allora ho capito che l’autismo è un disturbo che impedisce a chi ne è affetto di interagire in maniera adeguata con le persone e con l’ambiente.

Le professoresse presenti poi, dopo che Gessica aveva finito di rispondere a tutte le nostre domande, ci hanno fatto vedere un filmato intitolato “Il pentolino di Antonino”. Il video narrava la storia di un personaggio, che aveva attaccata al piede una corda che, a sua volta, trascinava un pentolino. Ogni giorno l’animale lo doveva trainare, facendo molta fatica: gli altri abitanti del paese non gli stavano vicino, perché il pentolino produceva un rumore fastidiosissimo. Allora egli si nascose sotto il pentolino e non volle più uscire, finché un giorno fu notato da Margherita, che lo aiutò, facendogli capire come utilizzare l’oggetto. Da quel momento il pentolino fu utilizzato per superare le difficoltà. Questa storia ci vuole far capire che ognuno di noi ha un “pentolino” che deve scoprire: il mio è la timidezza.

In conclusione, posso dire che questo incontro per me è stato molto utile per capire come comportarmi con le persone e non giudicarle per il loro atteggiamento. Sono contento di aver scoperto cose nuove e spero di far leggere al più presto il libro di Gessica a tutte le persone che conosco.

Gabriele Sala, 1^F

 

 

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