Un libro coinvolgente

La scorsa estate lcuni ragazzi della 3E hanno letto a�?Il bambino con il pigiama a righea�?.

Questo libro, come tematiche, affronta ciA? che accadeva ad Auschwitz.

Si collega molto alla Giornata della Memoria. Racconta infatti di un bambino di nome Bruno che viveva a Berlino con sua sorella, sua madre e suo padre. Un giorno, perA?, la famiglia dovette trasferirsi in Polonia perchA? il padre venne chiamato per lavorare nel campo di concentramento.

Bruno non era felice nella nuova casa e, tra l’altro, la sua stanza si affacciava proprio sul campo dei prigionieri.

Lui perA? non sapeva cosa fosse un campo di concentramento e nemmeno capiva cosa stesse succedendo. Addirittura invidiava quei bambini perchA? li vedeva tutti insieme, mentre lui era da solo.

Un giorno, perA?, annoiato decise di fare una��esplorazione vicino alla rete e trovA? un bambino dalla��altro lato, Shmuel, un bambino ebreo deportato.

Bruno ogni giorno andava a trovarlo per chiacchierare e gli portava qualcosa da mangiare, fino a quando un giorno il padre decise che era meglio far tornare i ragazzi e la madre a Berlino.

Shmuel, quando lo seppe, si rattristA? e chiese a Bruno di fargli la��ultimo favore: aiutarlo a cercare suo padre, visto che era da un poa�� che non lo trovava.

Bruno allora si vestA� con il pigiama a righe ma, quando entrA? nel campo, furono tutti radunati. I soldati li fecero entrare tutti in una stanza e, da quel momento, Bruno scomparve.

Cosa succede in quella camera non A? scritto nel testo, ognuno deve immaginare il proprio finale.

Penso che questo libro sia molto bello e coinvolgente. Quando finisci un capitolo, hai voglia di leggere quello dopo e mi A? piaciuto anche per questo.

Lo consiglio a tutti perchA? penso che, almeno una volta nella vita, bisogna leggerlo.

 

Beatrice Finotti

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